Finanza Straordinaria

FINANZA PER L’IMPRESA

Fondo StartUp per l’internazionalizzazione delle Pmi nei mercati extra-UE Dal 25 ottobre 2012 è operativo il nuovo strumento “Fondo Startup” – dedicato alle PMI singole o aggregate – che favorisce la fase di avvio di progetti di internazionalizzazione sui mercati extra U.E.

Il Fondo rotativo è nato con l’obiettivo di rafforzare il sostegno pubblico alle Pmi costituite sotto forma di società di capitali nel loro processo di internazionalizzazione.

Il Comitato di indirizzo e controllo presso la Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico con delibera 1/2012 ha definito le modalità per l’accesso agli interventi del Fondo.

Il nuovo strumento si concretizza nella partecipazione del Fondo al capitale sociale di società Newco con sede sociale in Italia o in altro Paese UE. La partecipazione del Fondo alla NewCo ha una durata fra 2 e 4 anni.

L’intervento prevede la sottoscrizione al capitale in caso di NewCo o la sottoscrizione di un aumento di capitale di una NewCo costituita da non più di 18 mesi dalla data di presentazione dell’istanza.

La partecipazione del Fondo non può superare il 49% del capitale sociale. Ogni singolo intervento a valere sul Fondo può raggiungere un massimo di € 200.000,00.

Non è prevista alcuna garanzia bancaria e assicurativa sulla quota di partecipazione del Fondo.

Le domande debbono essere presentate a Simest Spa – Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti, corredate da apposita documentazione come riportato nella modulistica.

Nel caso di imprese aggregate, la richiesta è effettuata dalla società capofila.

SIMEST ATTIVITA’

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto nuove misure a sostegno della solidità patrimoniale delle Pmi che fatturano più del 20% all’estero e a favore delle aziende che investono in innovazione e ricerca applicata.

La finanziaria pubblico-privata ha esteso la sua attività di investment banking in Italia e nell’Unione Europea a favore di aziende sane e redditizie. escludendo i salvataggi.

Simest può acquisire, a condizioni di mercato, partecipazioni nel capitale sociale di imprese o di loro controllate – aventi sede anche all’interno dell’Unione Europea – funzionali all’internazionalizzazione delle stesse imprese.

Gli aspetti principali di questa nuova attività riguardano la partecipazione di minoranza (fino al 49%) nel capitale sociale di imprese italiane e/o loro controllate nell’Ue per:

  • sviluppare investimenti produttivi
  • sostenere i programmi di sviluppo tecnologico nelle aziende che investono in innovazione e ricerca applicata.

ATTIVITA’ SIMEST

Simest è stata istituita con la Legge n. 100 del 24/4/1990, come società per azioni, controllata dal ministero del Commercio con l’Estero (ora ministero Attività Produttive) e partecipata da banche, imprese e associazioni imprenditoriali.

Gli interventi di Simest, per quanto concerne gli investimenti, riguardano prevalentemente quei paesi che abbiano adottato normative di salvaguardia degli investimenti esteri o che siano firmatari di accordi con il Governo italiano o con organizzazioni internazionali destinate alla protezione degli investimenti esteri, del loro disinvestimento e del trasferimento degli utili.

La Simest interviene soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, ma può partecipare anche in imprese di grandi dimensioni per iniziative di particolare interesse nazionale. Dal 1° gennaio 1999, SIMEST è chiamata a gestire tutte le agevolazioni pubbliche destinate a sostenere le esportazioni italiane, gli investimenti all’estero, la presenza commerciale all’estero e la partecipazione italiana a gare internazionali.

Il D.Lgs. 143/98 ha dato la gestione a Simest dei seguenti strumenti:agevolazione dei crediti all’esportazione, ai sensi del D.Lgs. 143/98, capo secondo (ex Legge 227/77 – Legge Ossola)agevolazioni per gli investimenti in società o imprese all’estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 100/90

Finanziamento agevolato di programmi di penetrazione commerciale all’estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 394/81finanziamento agevolato delle spese di partecipazione a gare internazionali (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 304/90 finanziamenti agevolati delle spese relative a studi di prefattibilità e fattibilità connessi all’aggiudicazione di commesse all’estero, nonché delle spese relative a programmi di assistenza tecnica e studi di fattibilità collegati alle esportazioni e agli investimenti italiani all’estero (al di fuori della UE) ai sensi dell’articolo 22, comma 5, del D.Lgs. 143/98 – D.M. 136/2000.

SIMEST PARTECIPAZIONI POSSIBILI

Può partecipare fino al 25% del capitale (rispetto al 15% originariamente previsto) delle società estere partecipate dalle imprese italiane al di fuori della U.E;

può concedere finanziamenti alle imprese estere partecipate, anche nell’ambito di operazioni di cofinanziamento con istituti internazionali, fino al 25% dell’impegno finanziario previsto dal programma economico della società estera;

può partecipare a joint ventures e a investimenti all’estero con capitale totalmente italiano o di imprese aventi stabile organizzazione in un altro Paese dell’Unione Europea e controllate da imprese italiane;

partecipare a società italiane ed estere che abbiano finalità strumentali alla promozione e allo sviluppo di iniziative di investimento e di collaborazione commerciale e industriale all’estero, come società finanziarie, assicurative, di leasing e di factoring.

Per la selezione delle imprese beneficiarie sono:

  • affidabilità ed esperienza dell’operatore italiano e del partner locale quando previsto;
  • validità delle tecnologie previste dal progetto;
  • qualità dei prodotti/servizi e prospettive di mercato;
  • adeguato apporto di mezzi propri a copertura degli investimenti lordi;
  • riflessi dell’iniziativa su bilancia dei pagamenti, occupazione, utilizzazione di risorse locali del paese destinatario idonea redditività attesa dell’iniziativa.

La partecipazione italiana nell’investimento all’estero deve preferibilmente configurare:

  • una presenza significativa nel capitale di rischio e nella gestione aziendale;
  • l’apporto del management e di programmi di formazione del personale chiave.
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